“Il più alto ideale di cura è il ripristino rapido, dolce e permanente della salute o la rimozione e annientamento della malattia nella sua intera estensione, nel modo più breve, più affidabile e più innocuo, su principi facilmente comprensibili.”
Samuel Hahnemann (Padre Fondatore dell’omeopatia)
L’omeopatia ci ha da sempre affascinato e continua a farlo; non a caso siamo stati i primi, tanti anni fa, a parlarne e a trattare i medicinali omeopatici, divenendo un grosso punto di riferimento nella provincia e altrove.
Quando ci viene chiesto perché si dovrebbe intraprendere una terapia omeopatica, cerchiamo sempre di spiegare quale grossa opportunità essa rappresenti per tutti, in termini di efficacia sicurezza e rapidità di azione.
I medicinali omeopatici sono innanzi tutto farmaci naturali, le cui materie prime sono a base di sostanze animali, minerali, vegetali. Sono e restano comunque medicinali a tutti gli effetti (D.L. 219/2006 che recepisce la Direttiva 2001/83/CE) e per questo è consigliabile la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista esperto.
La loro specifica metodica di preparazione ne garantisce la pressoché totale assenza di tossicità e ciò rende il loro consiglio assolutamente trasversale: tutti possono assumere medicinali omeopatici, anche le categorie più fragili come gli anziani politrattati e non, i bambini anche molto piccoli, le donne in gravidanza o che stanno allattando, i pazienti affetti da patologie croniche, gli animali…
L’omeopatia contrariamente a quanto spesso si pensa, risponde rapidamente nel trattamento di sintomi acuti, quelli che si presentano improvvisamente, anche in un contesto di patologia cronica: traumi, attacchi di panico, congiuntiviti, sindromi influenzali e da raffreddamento, insonnia, ansia, disturbi ginecologici, patologie della pelle, allergie e quant’altro.
Sono molti gli ambiti in cui può essere utilizzata con successo da sola, nel consiglio di prima intenzione, ma non va sottovalutata la possibilità di affiancarla ad una terapia farmacologica classica, anzi… la complementarietà fra le terapie rappresenta quell’arma in più per poter offrire alle persone terapie migliori senza effetti collaterali.