Influenza, forme parainfluenzali respiratorie e gastrointestinali, quest’anno mettiamoci anche il COVID-19… È il momento di pensare a come difendersi!
E infatti sono arrivate le prime richieste d’aiuto in questo senso, su come rinforzare le nostre difese immunitarie in modo naturale: il bisogno di sentirsi protetti è forte e il contagio è il nemico da combattere.
Questo è comprensibile e nasce probabilmente dal fatto che navighiamo ancora in un mare di grande incertezza; le notizie che ci arrivano non sono rassicuranti, i nostri figli e nipoti a breve dovrebbero tornare a scuola, noi stessi abbiamo ripreso a lavorare o lo faremo presto, servendoci magari dei mezzi pubblici per gli spostamenti.
Il timore è rivolto anche agli anziani che si sono rivelati la categoria più fragile in questa infezione che ci ha travolti e che vanno a maggior ragione tutelati.
Il punto di partenza è senz’altro il sistema immunitario, quello scudo fatto da cellule diverse, ciascuna con un ruolo ben preciso e da molecole circolanti che lavorando insieme, ci protegge da tutto quello che è estraneo al nostro organismo.
Cosa possiamo fare per metterlo in condizione di poter svolgere al meglio la sua azione difensiva? L’approccio è trasversale e prevede:
- la cura del microbiota intestinale;
- una corretta alimentazione;
- un sano stile di vita.
A questi tre passaggi assolutamente legati uno all’altro, se ne aggiunge un quarto non meno importante:
- l’integrazione con Medicine Complementari (omeopatia, fitoterapia…)
Per microbiota intendiamo quella popolazione di batteri, virus, funghi e quant’altro che da sempre popolano tutto il nostro organismo e che ci proteggono o fanno da intermediari tra questo e l’ambiente esterno.
I maggiori rappresentanti sono i batteri e soprattutto quelli del tratto gastrointestinale, che hanno azione difensiva perché costituiscono una sorta di barriera protettiva sulle pareti dell’intestino; questo prezioso equilibrio può variare purtroppo a seguito di molti fattori (alimentazione sbilanciata, cattiva qualità degli alimenti, stress psicologico e fisico, uso prolungato o abuso di farmaci…) e favorire l’istaurarsi della disbiosi intestinale.
Questa condizione di squilibrio microbico è purtroppo molto diffusa e può essere responsabile di tanti disturbi che ci accompagnano nella nostra quotidianità:
- gonfiore e dolore addominale;
- meteorismo;
- cattiva digestione;
- stitichezza o al contrario diarrea;
- dolori articolari;
- stanchezza cronica.
Il riflesso della disbiosi è però ben più ampio e può investire anche il sistema immunitario, che perdendo di efficacia e di precisione, può reagire troppo o troppo poco nel tentativo di difenderci oppure lo fa contro l’agente sbagliato (malattie autoimmuni).
L’alimentazione gioca sicuramente un ruolo molto importante ai fini di rinforzare naturalmente le difese immunitarie del nostro corpo.
Una corretta alimentazione è infatti necessaria per mantenere in buona salute il microbiota intestinale e conseguentemente il sistema immunitario: un cibo fresco, locale, ricco di vitamine, sali minerali e di fibre ne rappresenta il nutrimento e la fonte di energia principale.
Insieme ad una dieta equilibrata, anche l’integrazione con probiotici può rivelarsi utile per il nostro equilibrio intestinale: la loro scelta deve essere accurata e nelle quantità corrette, quindi può succedere che essi non sempre corrispondano a quelli pubblicizzati in tv o nelle riviste.
Non dimentichiamo poi che la natura è molto prodiga con noi e ci mette a disposizione un grande numero di sostanze vegetali, animali e minerali che possono essere usate con successo per curare ma anche per la prevenzione.
Da sole o in associazione, compaiono infatti in molte preparazioni fitoterapiche ed omeopatiche che dovranno comunque essere scelte con cura sulla base dell’individualità della persona, della sua storia clinica e delle sue esigenze.
L’omeopatia in particolare, rappresenta una grossa opportunità per chiunque: anche i neonati, le signore in gravidanza o gli anziani che stanno già assumendo farmaci possono utilizzarla, perché priva di effetti collaterali e di controindicazioni.
Per concludere, ricordiamo sempre di praticare, quando possibile, un’attività fisica moderata e all’aria aperta e di coltivare più che si può, l’ottimismo, pensieri positivi e relazioni piacevoli.
Ciascuno di noi ha dentro di sé un grosso potenziale di autoguarigione, bisogna soltanto esserne consapevoli e muoversi di conseguenza.
Come dice Jose Gorrochategui, naturopata francese: